Ostuni è la città bianca per eccellenza, nonché il centro probabilmente più iconico di tutta la Valle d’Itria insieme ad Alberobello. Noi l’abbiamo visitata per la prima volta in tarda primavera, il momento migliore per apprezzarne al meglio i colori, i profumi e anche i sapori.
Si, perché Ostuni è un territorio unico nel suo genere. Il candore delle sue costruzioni, bianchissime e splendenti nelle giornate di sole, si unisce agli aromi sprigionati dalle campagne circostanti e al gusto di una cucina che ha pochi eguali in tutta Italia. Ciò che amiamo di più di Ostuni, però, è il territorio in cui è immersa: sconfinate distese di ulivi e frutteti tra i quali si nascondono trulli secolari e spettacolari masserie. Il tutto a pochissimi chilometri da un mare da Bandiera Blu.
In questo post, vi portiamo alla scoperta di cosa vedere a Ostuni e di tutti i suoi segreti.
Dove si trova Ostuni
Prima di partire per il nostro viaggio, come sempre, diamo uno sguardo d’insieme al territorio in cui ci troviamo. Ostuni si trova in una porzione di Valle d’Itria nella parte più a sud delle Murge. Il centro abitato si sviluppa su tre colli alti circa 200 metri sul livello del mare: una posizione tattica nei tempi antichi e che oggi consente di avere vedute spettacolari su tutta la zona circostante. Mare che dista circa 8 chilometri dal centro storico, tanto da rendere Ostuni una meta gettonatissima per i vacanzieri estivi da ogni parte del mondo.
A livello amministrativo, Ostuni si trova in provincia di Brindisi da cui dista circa 40 chilometri.

Cosa vedere a Ostuni
Pur se la città bassa è molto graziosa, il meglio di Ostuni si trova nella parte alta ovvero dove si sviluppa il centro storico che i residenti chiamano anche “La Terra”. Molti suggeriscono di visitare il centro storico partendo dalla sua sommità, a scendere. Noi invece vi consigliamo di fare il contrario: partire dall’ingresso basso per arrivare in cima, quasi come se fosse una scalata per raggiungere il punto più alto. Un punto da cui si può godere di una vista bellissima su tutta la Valle d’Itria e sulla Ostuni Marina.
Seguendo questo percorso dal basso verso l’alto, vi guidiamo ora alla scoperta di cosa vedere a Ostuni.
Piazza della Libertà
Piazza della Libertà è la piazza principale di Ostuni, nonché il salotto della città. Si trova proprio all’ingresso del centro storico ed è di gran lunga la piazza più grande di tutta Ostuni. Piazza della Libertà gode di uno stile e di un’eleganza che sono tipiche di questa parte di Puglia e i cui tratti si possono ritrovare nei centri storici di tutte le altre città bianche della Valle d’Itria. Il centro della Piazza è occupato dalla Colonna di Sant’Oronzo (vedi di seguito) attorno al quale si trovano sfarzosi palazzi in stile barocco, chiese secolari, bar, ristoranti e le vie dello shopping come ad esempio Corso Vittorio Emanuele II.
Chiesa di San Francesco
La Chiesa di San Francesco è la prima di diverse architetture religiose che si incontrano a Ostuni seguendo il nostro itinerario. Si trova proprio in Piazza della Libertà e ha una storia davvero secolare. La chiesa attuale, infatti, altro non è che l’evoluzione di un complesso monastico creato dai francescani addirittura nel 1304. Al tempo la Chiesa era un tutt’uno con l’adiacente struttura del convento, che oggi ospita il municipio cittadino. La storia di questo edificio religioso assunse però una svolta significativa a metà del Settecento. Nel 1743, infatti, un terremoto lesionò la struttura che fu quindi in seguito ristrutturata dall’architetto Gaetano Iurleo, il quale progettò anche la facciata attuale. L’interno della chiesa invece conserva ancora la forma originale e si sviluppa in una navata unica con otto aperture dalla forma ovale. A noi ciò che ha colpito maggiormente è stato però l’altare, davvero sfarzoso con marmi, ori, candelabri e due scenografici angeli ai lati.
Municipio
Come vi accennavamo, l’ex Convento di San Francesco adiacente alla Chiesa di San Francesco ospita oggi il Municipio di Ostuni. La scelta, per quanto singolare, ha ragioni storiche. Risale infatti al 1813, ovvero in pieno dominio napoleonico sulla Penisola, la decisione di sopprimere gli ordini monastici. In quel momento il convento di San Francesco divenne di colpo inutilizzato e si decise quindi di trasferire qui la sede dell’amministrazione comunale.
Oggi quindi l’ex Convento di San Francesco ospita il cuore della vita amministrativa di Ostuni.
Colonna di Sant’Oronzo
Alta ben 21 metri, la Colonna di Sant’Oronzo è un obelisco che domina Piazza della Libertà a Ostuni. La sua installazione risale al 1771, anno in cui gli abitanti di Ostuni vollero omaggiare il loro Santo patrono per averli protetti da una epidemia.
Le Mura Aragonesi
Durante la nostra prima visita ad Ostuni, la guida che ci accompagnava ci disse “Per conoscere la storia di Ostuni, occorre conoscere la storia delle sue mura”. In effetti le mura che circondano la città furono costruite addirittura nel Medioevo e hanno vissuto secoli di evoluzione per adattarsi alle nuove tecniche di assalto sviluppate da chi intendeva conquistare Ostuni.




Oggi le mura sono il simbolo della città e il loro candore contribuisce ad alimentare la fama di Ostuni come “città bianca”, rendendola immediatamente riconoscibile anche a grande distanza. Alla loro ombra proliferano oggi i chioschi per un drink o per assaporare lo street food locale.
Cattedrale di Santa Maria Assunta
Salendo verso la parte più alta di Ostuni, il luogo di culto più importante della città è indubbiamente la Cattedrale di Santa Maria Assunta. La Cattedrale compare quasi a sorpresa tra le bianchissime case e si rende subito riconoscibile per la sua facciata romanica di color ocra e il grande rosone centrale tipico di queste strutture. L’ingresso è a pagamento (1 euro), ma è possibile entrare – pur con l’obbligo di non disturbare – durante le funzioni religiose per scoprirne gli interni.
Di fronte alla Cattedrale di Santa Maria Assunta si trovano poi una serie di baretti e gelaterie in cui ci si può sedere per una pausa rilassante.
Piazza della Cattedrale
Tra la Cattedrale e i palazzi circostanti si sviluppa una piccola ma graziosa piazza che dà bene l’idea di quello che un tempo era il potere temporale della Chiesa anche a Ostuni. Guardando la facciata principale della Cattedrale, infatti, a destra si trovano il Palazzo Episcopio – che oggi ospita il Museo Diocesano – e l’ex seminario. A sinistra, invece, si trova la sede della Curia. Il palazzo della Curia e l’ex seminario sono inoltre collegate da uno sfarzosissimo arco, l’Arco Scoppa, che è impossibile non fermarsi a fotografare.




Il mare e le spiagge di Ostuni
La cosa più incredibile di Ostuni è il fatto che non si tratta solo di uno dei borghi più belli d’Italia, ma anche di una delle località marittime più rinomate. Il mare dista infatti solo 8 chilometri dal centro storico di Ostuni e si estende per quasi 20 chilometri di coste con diversi punti di mare da Bandiera Blu. Questa grande area viene conosciuta come Ostuni Marina ed è uno dei motivi per cui la stagione estiva è spesso presa letteralmente d’assalto dai bagnanti.
Ma qual è la spiaggia più bella di Ostuni? A noi ne sono piaciute in particolare due: Lido Morelli e Costa Merlata. In ogni caso, vogliamo comunque segnalarvi altre spiagge che meritano sicuramente una visita o che comunque possono rappresentare una valida alternativa alle nostre due preferite.
- Torre Guaceto
- Spiaggia di Pilone
- Torre Pozzelle
- Spiaggia di Rosa Marina
- Creta Rossa
- Torre Santa Sabina
- Spiaggia di Gorgognolo
Perché Ostuni è bianca?
Durante il nostro primo viaggio in Valle d’Itria, su Instagram in tantissimi ci hanno scritto chiedendoci se eravamo in grado di spiegare come mai tutti gli edifici a Ostuni sono bianchi. Abbiamo indagato con diverse guida e residenti locali e tutti, più o meno, ci hanno dato la stessa versione che quindi abbiamo scelto di prendere per vera. Durante il XVII secolo, questa parte di Puglia fu colpita da una violentissima epidemia di peste che causò migliaia di morti. Ostuni fu invece incredibilmente risparmiata. Passata la tempesta, i residenti si curarono di capirne il motivo e lo trovarono. Molte delle case di Ostuni erano infatti ricoperte di calce, un vero e proprio disinfettante naturale che protesse la città dal contagio. Nacque così la tradizione di dipingere tutti gli edifici di calce bianca. Una scelta che ha sicuramente pagato nel tempo, sia da un punto di vista sanitario che estetico!




Dove mangiare a Ostuni
La cucina pugliese è tra le più gustose e complete che ci siano in tutta Italia. Per questo motivo, pure se si tratta di una località molto turistica, a Ostuni è difficile mangiare male. Oltretutto i prezzi sono decisamente più onesti rispetto a quelli di altri borghi turistici italiani, il che secondo noi è una gran bella cosa. In linea generale, ci sono molti buonissimi ristoranti dove mangiare a Ostuni. Noi, però, come sempre vogliamo consigliarvi quello che ci è piaciuto di più. In questo caso si tratta del Borgo Antico Bistrot, un ristorante situato nella parte più alta di Ostuni, proprio alle spalle della Cattedrale. Sono almeno due i suoi punti di forza: l’aperitivo in stile milanese e la terrazza panoramica con vista mare.
E voi siete stati a Ostuni? Che impressione avete avuto? Lasciatecelo sapere nei commenti qui sotto al post!
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Wow ragazzi che bella che sembra Ostuni! Non ci sono ancora stata ma ho in programma un giro in Salento ad agosto e potrei allungare. Altri consigli?
Si è stata davvero una piacevole scoperta! Ovviamente se sei in zona Valle d’Itria non possiamo non consigliarti Alberobello. E anche di dormire in un trullo!