Soweto è uno dei posti che più ci è rimasto nel cuore dal nostro viaggio in Sudafrica. Il motivo è presto detto: le strade di Soweto sprigionano energia positiva che si mischia con i retaggi di un duro passato fatto di miseria e discriminazione razziale. Ma come è possibile che un poverissimo ghetto nero alle porte di Johannesburg si sia trasformato nel tempo in un luogo da non perdere? Ve lo raccontiamo in questo post.
Cos’è Soweto
Soweto è la township più grande di tutto il Sudafrica, nonché una delle zone più interessanti di tutta Johannesburg. La sua nascita risale ai primi anni del Novecento quando l’apertura di alcune miniere attirò nella zona centinaia di famiglie in cerca di un nuovo lavoro. Di lì a poco iniziarono a svilupparsi diverse baraccopoli di case costruite in lamiera e altri materiali di fortuna che diedero ricovero a una popolazione residente composta per la quasi totalità da neri. In questo contesto, Soweto si affermò anche come il luogo simbolo nella lotta per l’uguaglianza e il superamento dell’apartheid anche grazie al ruolo attivo di alcuni abitanti della comunità come, ad esempio, Nelson Mandela.
Oggi Soweto si sviluppa su un territorio che comprende 34 sobborghi dislocati su un’area di poco più di 200 chilometri quadrati. La popolazione di residenti è composta per oltre il 98% da neri e si attesta a oltre 1.2 milioni di persone, un dato che la posiziona tra le zone più densamente popolate di tutta l’Africa.

Come arrivare a Soweto
Secondo noi, il modo migliore per raggiungere Soweto è con auto privata o in taxi. Un viaggio in taxi da Johannesburg a Soweto è piuttosto economico e costa intorno ai 300 rand (circa 16 euro).
Soweto è anche ben servita dal trasporto pubblico di Johannesburg con la rete di treni di superficie che in questa area ha diverse fermate. Le più popolari sono quelle di Orlando, Kliptown, Midway e Nancefield.
Cosa vedere a Soweto
Come vi dicevamo in apertura di questo post, la storia di Soweto è strettamente legata a quella dell’intero Sudafrica. Qui infatti si sono sviluppati alcuni dei fatti storici più rilevanti che hanno portato al superamento dell’apartheid e alla fondazione di quella che Nelson Mandela ha definito la “Nazione Arcobaleno”.
Non stupisce quindi che a Soweto ci siano moltissime cose da vedere. Qui di seguito vi raccontiamo quelle da non perdere assolutamente.
- Hector Pieterson Memorial and Museum: Hector Pieterson è uno dei personaggi che maggiormente hanno contribuito alla lotta per il superamento dell’apartheid. Purtroppo però Pieterson ci contribuì con la vita, morendo giovanissimo a soli 13 anni durante gli scontri di Soweto del 1976. In suo onore, la comunità di Soweto istituì nel 2002 un memoriale e un museo da non perdere se si è interessati a conoscere di più sulla vita dei giovani neri durante il periodo dell’apartheid. Il museo e l’adiacente memoriale si trovano in Khumalo Street, nella parte ovest di Orlando. L’ingresso al Museo costa 30 rand.
- Vilakazi Street: la via più famosa di Soweto è un luogo da non perdere per nulla al mondo. Solo esplorando Vilakazi Street è possibile infatti entrare in contatto con la vivacità della township e i tentativi di emergere dei suoi abitanti. Lungo questa strada si trovano i migliori ristoranti di Soweto, gallerie d’arte, teatri e negozi di design molto interessanti.
- Casa di Nelson Mandela: il numero 8115 di Vilakazi Street è indubbiamente il luogo più frequentato di tutta Soweto. Qui infatti sorge una piccola e modesta casa all’interno della quale visse Nelson Mandela durante il suo periodo a Soweto. La casa è oggi adibita a museo, con molte informazioni sulla vita di Mandela. Non mancano poi i moltissimi omaggi mandati a Mandela da leader e sportivi di tutto il mondo per omaggiarlo. L’ingresso al museo costa 60 rand.
- FNB Stadium: uno dei simboli di Soweto è indubbiamente il First Bank National Stadium che, con i suoi 94mila posti a sedere, è anche lo stadio più grande di tutta l’Africa. Fu costruito nel 1987 e rinnovato nel 2009, alla vigilia dei Mondiali di Calcio 2010 tenutisi proprio in Sudafrica e durante i quali ospitò sia la gara inaugurale che la finale. Lo stadio ospita oggi le partite della squadra locale di Soweto – i Kaizer Chiefs -, la nazionale di calcio sudafricana e quella di rugby a 15. Per gli amanti del calcio, questa può essere sicuramente una tappa molto interessante.
- Walter Sisulu Square: quello di Kliptown è uno degli insediamenti storici di Soweto. Qui sorge oggi il Walter Sisulu Square, una grande piazza con centro congressi, museo e una torre dedicata ad uno degli avvenimenti più significativi nella lotta all’apartheid. Nel 1955, infatti, proprio in questa piazza venne firmata la Freedom Charter, ovvero un insieme di principi di uguaglianza e libertà con cui la popolazione nera chiedeva il superamento delle discriminazioni razziali.
- Orlando Towers: lo skyline di Soweto è dominato da due inconfondibili e coloratissime torri di raffreddamento di quella che un tempo era la principale centrale energetica del quartiere. Dismesse nel 1998, le due torri sono oggi uno dei luoghi più frequentati dai locali e dai turisti. Dalla cima delle Orlando Towers i più spericolati possono cimentarsi nel bungee-jumping! Chi invece è più tranquillo (come noi!) può invece semplicemente limitarsi a passeggiare nel parco limitrofo o bere una birra in uno dei bar che sorgono ai piedi delle torri.
- Regina Mundi: Soweto ospita anche la chiesa cattolica più grande di tutto il Sudafrica, la Regina Mundi. Oltre ad essere un importante luogo di culto, questa chiesa ha rivestito anche una importanza cruciale nei giorni delle rivolte contro l’apartheid. Visitarla può essere una buona occasione per scoprire risvolti alternativi di questa triste pagina di storia sudafricana.
Soweto e Mandela
La township di Soweto è spesso associata alla figura politica più nota del Sudafrica: Nelson Mandela. In effetti, Mandela trascorse qui ben 16 anni della sua vita vivendoci dal 1946 al 1962. Fu proprio durante la sua permanenza a Soweto che Mandela conobbe la sua prima moglie – Evelyn Mase – e iniziò a imporsi come una delle voci più autorevoli all’interno dell’African National Congress (ANC).
Non a caso oggi l’edificio al numero 8115 di Vilakazi Street rappresenta la tappa fissa di migliaia di visitatori che ogni giorno si recano a scoprire quella che fu la casa di Mandela nel suo periodo a Soweto.




Soweto è pericoloso?
Nonostante Johannesburg sia considerata tra le città più pericolose al mondo, la township di Soweto è un luogo abbastanza sicuro per una escursione giornaliera. Ovviamente, però, occorre prendere determinate precauzioni tipo quella di non girare con oggetti di valore troppo in vista o di non addentrarsi in zone che non si considerano sicure. In ogni caso, nulla di diverso da ciò che è bene fare in qualunque luogo al mondo,
Curiosità
- Il nome di Soweto è un acronimo di South Western Township, il nome con cui veniva chiamata l’area agli inizi del Novecento.
- Oltre a Nelson Mandela, un altro residente illustre di Soweto è il cardinale Desmond Tutu.
- Vilakazi Street di Soweto è l’unica strada al mondo in cui hanno vissuto due premi Nobel: Nelson Mandela e Desmond Tutu.




I nostri consigli
Prima di lasciarvi, vogliamo darvi qualche consiglio per trarre il massimo dalla vostra visita di Soweto:
- Nel mese di settembre si organizza il Soweto Wine Festival, una delle più importanti manifestazioni dedicata al vino di tutta l’Africa.
- Per conoscere più a fondo la vita a Soweto (di oggi ma anche del passato), vi consigliamo un tour guidato con un residente. Noi lo abbiamo fatto con Go SAfari ed è stata una bella esperienza!
Allora, che ne pensate di Soweto? Vi abbiamo convinti a visitarlo? Oppure ci siete già stati? Raccontateci le vostre esperienze qui sotto nei commenti.
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