L’Isola dei Pini è un posto può far venir voglia di essere arrestati. Si, perché questa remota isola della Nuova Caledonia è stata per oltre 50 anni un luogo di detenzione per circa 3mila prigionieri politici che qui venivano spediti dalla Francia. L’isola, però, è anche uno dei luoghi più belli di tutto il mondo! Fitte foreste di pini – che danno il nome all’Isola – si distendono intervallate da paradisiache spiagge di sabbia bianca bagnate da un mare che definire cristallino è poco. Insomma, il luogo ideale per venire esiliati!
Noi abbiamo esplorato l’Isola dei Pini al termine del nostro viaggio di 10 giorni in Nuova Caledonia. E, in questo post, ve ne raccontiamo tutti i segreti.
Il paradiso in terra: l’Isola dei Pini
L’Isola dei Pini è una piccola isola appartenente all’arcipelago della Nuova Caledonia, nel Pacifico Sud orientale. L’isola è ricoperta da una fitta foresta di pini colonnari che ne coprono buona parte della superficie.
La popolazione che abita l’Isola dei Pini non raggiunge le 2000 persone. Quasi tutti gli abitanti sono di etnia kanak e, molto spesso, si riferiscono all’Isola chiamandola col suo nome originale: Kunie. Una delle cose belle dell’Isola dei Pini è che qui non esistono città, rendendo questo luogo praticamente immacolato. Non stupisce quindi che la maggior parte dei visitatori dell’Isola siano coppie in viaggio di nozze.

La storia dell’Isola
Una delle cose più interessanti dell’Isola dei Pini è la sua storia. La tradizione stabilisce infatti che l’isola fu scoperta nel 1774 da James Cook in occasione del suo secondo viaggio verso la Nuova Zelanda. In realtà, però, i kanak abitavano l’isola già da più di duemila anni come dimostrano i molti reperti storici ancora presenti.
Cook non sbarcò mai sull’Isola dei Pini ma, circumnavigandola con la sua nave, vide del fumo salire dagli alberi e ipotizzò che fosse abitata. Per questo motivo, all’inizio dell’Ottocento un gruppo di missionari cattolici giunse sull’Isola dall’Europa e iniziò un’opera di conversione degli abitanti locali. Ciononostante, la vita sull’Isola dei Pini trascorse tranquilla fino al 1853, anno in cui la Francia se ne impossessò. Dopo circa 20 anni, nel 1872, il governo francese decise quindi di stabilire sull’Isola dei Pini una colonia penale nella quale, fino al 1912, furono detenuti circa 3mila prigionieri politici.
A inizio Novecento, la prigione dell’Isola fu progressivamente abbandonata. Oggi l’Isola dei Pini rimane sotto controllo amministrativo francese ma qui le tensioni indipendentistiche sono meno accentuate rispetto a Noumea e alla Grande Terre.




Cosa vedere sull’Isola dei Pini
Le meraviglie naturali, la storia millenaria e le tracce della colonizzazione francese rendono l’Isola dei Pini piena di luoghi molto interessanti da visitare. Noi, approfittando del nostro lungo soggiorno sull’Isola, siamo riusciti a vederli tutti approfittando anche dell’esperienza di una guida locale.
- Grotte di Oumagne: questo complesso di grotte immerso nella foresta è, con ogni probabilità, il il posto più buio e scivoloso in cui siamo mai stati in vita nostra. Queste grotte sono note anche col nome di Grotte de la Reine Hortense, in onore di una amatissima giovane che qui era solita nascondersi e che, una volta adulta, sposò il grande capo dell’Isola. Dentro la grotta, la nostra guida ci ha indicato una lastra di pietra che, secondo la tradizione, era usato dalla giovane Hortense come letto: qui abbiamo espresso un desiderio e gettato una monetina locale in segno di buon augurio.
- Prigione di Comagna: quello che un tempo era luogo di detenzione e oblio dalla società politica francese, è oggi una zona fatiscente con alcune aree addirittura irraggiungibili a causa della folta vegetazione. In ogni caso, non è possibile capire la storia dell’Isola dei Pini senza un passaggio alla Prigione di Comagna. Un luogo che tra il 1872 e il 1912 ha visto rinchiusi oltre 3mila prigionieri politici francesi.
- N’Ga Peak: il punto più alto dell’Isola dei Pini è una “collinetta” di 262 metri d’altitudine. La vetta la si raggiunge piuttosto facilmente con una camminata di un’oretta scarsa, nemmeno troppo faticosa. Per i più pigri, è comunque possibile arrivare in auto. Noi vi consigliamo di andare sul N’Ga perchè dalla sua sommità si gode di una vista pazzesca.
- Chiesa di Notre-Dame de l’Assomption: la Chiesa di Notre-Dame de l’Assomption si trova nel villaggio di Vao e rappresenta il primo segno dell’arrivo dei missionari europei. La chiesa, per nulla sfarzosa, fu costruita infatti nel 1860 e da allora rappresenta il principale luogo di culto dell’Isola dei Pini.




Le spiagge più belle dell’Isola dei Pini
Come detto, l’Isola è una meta molto apprezzata da coppie in viaggio di nozze che molto spesso (a differenza nostra!) non hanno il benché minimo interesse a vedere altro che le spiagge. Le spiagge più belle e famose dell’Isola dei Pini sono sicuramente quelle di Kanuméra e quella di Kuto, ma ci sono altre spiagge che, secondo noi, meritano una visita.
- Kanuméra: la spiaggia di Kanuméra è indubbiamente la spiaggia più iconica di tutta l’Isola dei Pini. Si trova a sud dell’Isola ed è caratterizzata da un grande scoglio ricco di vegetazione attorno al quale nuotano pesci coloratissimi. Noi vi consigliamo assolutamente di fare snorkeling qui, ma con una avvertenza: non avvicinatevi troppo allo scoglio, è vietato salirci!
- Baia di Kuto: la Baia di Kuto è separata dalla spiaggia di Kanuméra solo da una piccola striscia di terra. Anche qui, sabbia bianca e mare cristallino si uniscono per un paesaggio da cartolina che quasi non vi sembrerà vero!
- Piscine Naturelle d’Oro: nella Baia di Oro si sviluppa una grande piscina naturale che ha pochi eguali al mondo per varietà di pesci. Anche questo è ovviamente un luogo perfetto per lo snorkeling, anche se raramente potrà capitarvi di trovarvi da soli. Secondo una leggenda, la Baia di Oro è abitata anche da un grosso serpente acquatico: noi però non l’abbiamo visto!
- Baie Upi: la Baia di Upi è una delle più belle baie dell’Isola dei Pini ma incredibilmente anche una delle meno frequentate. Il nostro più grande rammarico è infatti quello di averla scoperta troppo tardi durante il nostro viaggio e non essercela goduta abbastanza.
- Baie du St Joseph: noi abbiamo esplorato la Baia di St Joseph in barca attraverso una escursione organizzata per noi da Le Méridien – Ile des Pins. Navigare queste acque con una barca con fondale trasparente ci ha consentito di vedere tartarughe e pesci spettacolari!




Dove dormire sull’Isola dei Pini
Avendo visitato l’Isola dei Pini durante il nostro viaggio di nozze, non abbiamo badato a spese e abbiamo scelto di dormire presso Le Méridien – Ile des Pins. Si tratta di un resort 5 stelle che rappresenta indubbiamente il meglio che l’Isola possa offrire. Nonostante i prezzi sicuramente alti, secondo noi vale assolutamente la pena dormire qui e vi spieghiamo perchè.
Al nostro arrivo l’accoglienza è stata ottima e ci siamo sentiti subito coccolati. La nostra stanza era grande, comoda e pulita. Lo staff dell’hotel sistema gli alloggi due volte al giorno, lasciando ogni volta dei piccoli regalini sui letti rigorosamente king size. Il primo giorno ci hanno portato addirittura un dolcetto di benvenuto: una palla di cioccolato contenente un mini macaron.
Anche rimanendo all’interno dell’hotel, è praticamente impossibile annoiarsi. Gli sport acquatici (paddle, remi e canoe), il beach volley, i tavoli da biliardo si sommano alla possibilità di prendere in prestito DVD da vedere in camera soddisfacendo così anche chi non ha intenzione di girare l’Isola.




Cosa mangiare in Nuova Caledonia
Un altro punto di forza della Nuova Caledonia è il cibo! Tutto quello che abbiamo mangiato all’Isola dei Pini ha superato le nostre aspettative. Nel corso degli anni, infatti, la cucina melanesiana è stata “contaminata” dal gusto e dalla raffinatezza dei piatti francesi. Pesce, frutta e verdura costituiscono la base di quasi tutti i piatti tipici della Nuova Caledonia. Ma la cosa più buona in assoluto sono i dolci: buonissimi e con porzioni più che abbondanti.
Tra i luoghi che maggiormente ci hanno lasciato ricordi positivi c’è il ristorante Kou-Gny, sulla spiaggia della Baie de Oro. Se andate, non perdetevi per nulla al mondo il piatto con l’aragosta. Le dimensioni e il sapore vi lasceranno a bocca aperta!




Come arrivare sull’Isola dei Pini
Ci sono due modi per arrivare sull’Isola dei Pini: in nave o in aereo. Il più veloce è, ovviamente, l’aereo. Il piccolo aeroporto dell’Isola è collegato con voli giornalieri da e per Noumea. Noi abbiamo scelto questa strada, pur con un po’ di brivido: l’aereo era talmente piccolo e vuoto che abbiamo dovuto sederci lontani per bilanciarne il peso!
Per chi non vuol prendere l’aereo, esistono anche dei collegamenti via nave da Noumea che vi consentiranno di raggiungere l’Isola dei Pini in un paio d’ore circa.
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Che dire? Il paradiso! Avevo sentito parlar bene di Le Meridien, la vostra esperienza è decisamente la conferma.