Quello in Sardegna occidentale è un viaggio che ricordiamo sempre con grande entusiasmo. Complice la presenza sull’isola di alcuni nostri parenti, abbiamo avuto modo di conoscere bene una terra che, seppur meta di turismo di massa, riesce comunque a mantenere inalterato il suo fascino e le sue tradizioni.
Viaggiare in questi luoghi vuol dire, secondo noi, immergersi nella spettacolare natura di alcuni tra i posti più belli d’Italia: non solo spiagge bianche e mare cristallino, ma anche storia e natura.
In questo post, vi raccontiamo il nostro itinerario da Cagliari ad Alghero alla scoperta dei più bei luoghi della Sardegna occidentale.
Cagliari (2 giorni)
Il nostro viaggio alla scoperta della Sardegna occidentale inizia, naturalmente, da Cagliari dove atterriamo con un volo proveniente da Milano. Recuperata l’auto a noleggio che lasceremo poi all’aeroporto di Fertilia, ci rechiamo subito a incontrare i nostri parenti con i quali trascorreremo due giorni alla scoperta dei luoghi più belli di Cagliari.
Su questo, non ci dilunghiamo troppo perché prossimamente scriveremo un post ad hoc su cosa vedere a Cagliari.
Pula (1 giorno)
La Strada Statale Carlo Felice taglia in due la Sardegna rendendo piuttosto rapidi gli spostamenti interni. Noi, però, decidiamo di non prenderla (almeno temporaneamente). La prima tappa del nostro viaggio in Sardegna ci porta infatti a Pula, località a una trentina di chilometri a sud ovest rispetto a Cagliari. Abbiamo scelto di venire qui per due motivi: il sito archeologico di Nora e la spiaggia di Su Guventeddu.
Dopo aver passeggiato per il centro storico di Pula – molto piccolo a dire la verità – ci rechiamo a Nora che dista solo qualche chilometro. Giunti al parcheggio, lasciamo l’auto, paghiamo il biglietto (la tariffa si aggira intorno ai 5 euro) e accediamo a quello che i sardi considerano come il più importante sito archeologico di tutta l’isola. E hanno ragione! A Nora infatti scorre la storia della Sardegna. Il sito archeologico presenta infatti i resti di quella che un tempo era considerata tra le città più ricche dell’isola: fondata dai fenici, Nora passo sottò dominio romano prima, cartaginese poi e quindi di nuovo romano. Oggi i segni del tempo si fanno sentire, ma Nora è secondo noi una meta da non perdere se volete esplorare un angolo della Sardegna occidentale che non sia legato alle spiagge e ai divertimenti.
Lasciata Nora, infiliamo il costume e ci dirigiamo verso la spiaggia di Su Guventeddu dove ci concediamo il primo bagno del nostro viaggio in Sardegna occidentale.
Chia (1 giorno)
Trascorsa la notte a Pula, partiamo di mattina presto proseguendo in direzione sudovest alla volta di Chia. Chia è una località molto apprezzata e frequentata, soprattutto durante la stagione estiva, per via della vicinanza con una delle località più di tendenza di tutta la Sardegna occidentale: Santa Margherita di Pula. Lasciata l’auto in un parcheggio nelle vicinanze del camping, ci rechiamo verso la spiaggia dove decidiamo però di non fermarci preferendo noleggiare una barca a motore con cui effettuare una escursione in mare.
Salpati da Chia, navighiamo le fantastiche acque di questo tratto di costa fermandoci in alcuni dei luoghi più belli dell’intera Sardegna occidentale: Campana Dune, la spiaggia di Su Giudeu e Cala Cipolla. Quindi superiamo Capo Spartivento e ci spingiamo fino alla spiaggia di Tuerredda costeggiando la spiaggia dei solitari, la Cala de Sa Perda Longa e passando vicini all’Isola Tuaredda.
A metà pomeriggio facciamo infine ritorno verso Chia per riprendere l’auto e dirigerci verso l’hotel che ci ospiterà per la notte che si trova a Teulada.

Teulada (1 giorno)
La serata a Teulada non viene annoverata tra le più avvincenti della nostra vita ma, d’altra parte, come potrebbe esserlo in un paesino di soli 3mila abitanti? In ogni caso, siamo distrutti dalla giornata in barca quindi andiamo a letto dopo una rapida cena per arrivare preparati alla intensa giornata di mare che ci aspetta il giorno seguente.
Consigliati dai gestori del nostro hotel, abbiamo deciso di fare base a Porto Tramatzu, una spiaggia di sabbia bianca e mare limpidissimo che ci fa chiedere perché siamo andati fino in Nuova Caledonia per il nostro viaggio di nozze!
Anche a Porto Tramatzu decidiamo comunque di prendere una barca a motore per esplorare le bellissime spiagge di questo tratto di costa della Sardegna occidentale. Riusciamo così ad avvicinarci alla spiaggia di Porto Scudo, Cala Zafferano e la mitica s’Ottixxeddu, nota anche come “spiaggia degli americani”.
Oristano (1 giorno)
Dopo aver girovagato per le migliori spiagge della Sardegna sud-occidentale, decidiamo di muoverci verso nord attraversando tutto il Sulcis e arrivando fino a Oristano. Oristano è il principale centro abitato di questa parte di Sardegna occidentale e abbiamo quindi grandi aspettative sulla città, aspettandoci una piccola Cagliari.
In realtà a Oristano non c’è molto da vedere anche se il suo centro storico è comunque un luogo molto gradevole per passeggiare o cenare, come sperimenteremo a cena. Per non incappare nella noia, ci rechiamo quindi all’ufficio turistico chiedendo consigli sul da farsi.
Ci indirizzano a Marina di Torregrande, una località balneare a meno di 10 chilometri da Oristano, dove trascorriamo il resto della giornata a oziare in spiaggia sotto il sole.




Cabras (2 giorni)
Lasciata Oristano, ci rechiamo nella vicina Cabras che è indubbiamente la capitale sarda della bottarga. Qui pernotteremo per due notti, usando Cabras come tappa per esplorare alcune delle spiagge più belle della Sardegna occidentale che si trovano proprio a pochi chilometri da questo paesino di pescatori.
Secondo noi, le cose più belle di Cabras sono due: il pittoresco porto dei pescatori e l’ittiturismo Pontis, un luogo dove è possibile scoprire di più sulla produzione della bottarga. E ovviamente riempirsene la pancia!
Inoltre, da Cabras ci sono almeno tre escursioni che è bene non perdersi per nulla al mondo:
- Putzu Idu: in direzione nord rispetto allo stagno di Cabras, Putzu Idu è una delle più belle spiagge che abbiamo visto in tutti i nostri viaggi in Sardegna. La sabbia bianca, il mare cristallino e le coloratissime vele dei surfisti ci hanno fatto sentire per un attimo alle Hawaii!
- San Salvatore di Sinis: San Salvatore di Sinis è un polveroso villaggio dell’entroterra sardo che sembra uscito da un film western. E infatti è stato usato come location di alcuni “spaghetti western” all’italiana quando, a fine anni Sessanta, la Sardegna pensava di poter rivaleggiare con Los Angeles in quanto a produzioni cinematografiche.
- Tharros: le rovine di Tharros sono tra i siti archeologici meglio conservati di tutta la Sardegna e vantano anche una fantastica vista sul mare che pochi altri luoghi al mondo hanno. Anche se non si è grandi appassionati di storia, un giro a Tharros conviene secondo noi farlo.
Bosa (1 giorno)
Lasciata Cabras e l’oristanese, proseguiamo la nostra risalita in auto verso Alghero fermandoci a metà strada per una giornata lontana dal mare in uno dei borghi più affascinanti di tutta la Sardegna occidentale: Bosa.
Bosa si trova affacciata sul fiume Temo, l’unico fiume navigabile dell’intera Sardegna. La sua particolarità è rappresentata dalle casette color pastello che, nelle giornate di sole come quella che troviamo noi, splendono creando un effetto arcobaleno davvero stupefacente.
Il centro abitato non è molto grande ma ha un gran numero di cose da vedere dal momento che Bosa ha una storia millenaria che va dall’epoca fenicia fino ai Savoia. Così, lasciata l’auto nel parcheggio del b&b in cui pernottiamo, ci incamminiamo a piedi alla scoperta di cosa vedere a Bosa: il Castello Malaspina, la Cattedrale dell’Immacolata, Corso Vittorio Emanuele, il quartiere delle concerie di Sas Conzas, la Chiesa di Nostra Signora di Regnos Altos e il museo di Casa Deriu.
Quindi finiamo la nostra giornata con una cena a base di piatti della tradizione bosana in un ristorante di Corso Vittorio Emanuele.




Alghero (2 giorni)
L’arrivo ad Alghero è per noi un po’ triste, dal momento che coincide con gli ultimi due giorni del nostro viaggio in Sardegna occidentale. Abbiamo deciso di non pernottare in città, preferendo un agriturismo a metà strada tra Alghero e Stintino così da avere un po’ più di autonomia per girare le spiagge del nordovest che sono tra le più spettacolari di tutta la Sardegna. In ogni caso, scegliamo comunque di prenderci un po’ di tempo per esplorare il centro storico di Alghero. Lasciata l’auto all’esterno dei bastioni, ci immergiamo a piedi nei vicoli del cuore di questa città in cui la storia si mischia con i lussuosi yacht dei vip che qui ormeggiano in estate.
Tra le cose da vedere ad Alghero ci sono la Cattedrale di Santa Maria, i Giardini Pubblici, la piazza Civica e le scenografiche torri dei bastioni (Torre di San Giovanni, Torre Sulis, Bastione della Maddalena, Torre della Polveriera, Bastioni Marco Polo e Bastioni Cristoforo Colombo).
Grotte di Nettuno (1 giorno)
La nostra penultima giornata di viaggio in Sardegna occidentale inizia di buona mattina. Prendiamo l’auto e ci dirigiamo verso lo spettacolare Capo Caccia dove abbiamo in programma di prender parte ad una visita guidata delle Grotte di Nettuno. Parcheggiata l’auto, scendiamo i famosi 656 scalini incastonati nella scogliera che ci portano all’ingresso delle Grotte. Pagato il nostro biglietto (10 euro a persona), entriamo in un mondo sotterraneo fatto di stalattiti e stalagmiti che ci lasciano davvero sbalorditi.
Dopo 45 minuti di visita guidata, usciamo dalle Grotte e riprendiamo la macchina e ci dirigiamo a Porto Ferro, la spiaggia a nord di Capo Caccia dove trascorriamo il resto del nostro ultimo giorno in Sardegna occidentale.
Itinerario in Sardegna occidentale
Ed ecco a voi una cartina con i riferimento del nostro itinerario di viaggio in Sardegna occidentale.
Ti è piaciuto questo articolo? Allora iscriviti alla nostra newsletter e resta sempre aggiornato su consigli e itinerari di viaggio! (Tranquillo, anche noi odiamo lo spam!)