L’Arcipelago di Bacuit (Bacuit Archipelago per i filippini) è indubbiamente il luogo più vicino al paradiso che potrete trovare non solo nelle Filippine, ma nell’intero sudest asiatico. Raramente ci è capitato di rimanere letteralmente a bocca aperta per così tanto tempo come durante il nostro viaggio in questo angolo di pianeta pressoché incontaminato.
Certo, visitare l’Arcipelago di Bacuit non è né semplice né tantomeno economico: ma ne vale assolutamente la pena, ve lo assicuriamo. Guardate le foto che accompagnano questo post. Belle, vero? Ecco, sappiate che non rendono nemmeno in minima parte la reale bellezza di questo posto unico al mondo.
Nelle prossime righe, vi accompagniamo alla scoperta dell’Arcipelago di Bacuit, nella parte nord dell’isola di Palawan nelle Filippine.
Cos’è l’Arcipelago di Bacuit?
Il territorio delle Filippine è disseminato sulla superficie di oltre 7mila isole, una più bella dell’altra. Circa 45 di queste isole si trovano al largo della cittadina di El Nido, nel nord dell’isola di Palawan, e costituiscono l’Arcipelago di Bacuit. Tutte queste isole sono praticamente disabitate, caratterizzate da una natura incontaminata che si rispecchia nelle acque cristalline di quest’angolo di sudest asiatico. Su alcune isole, inoltre, è possibile trovare spiagge bianchissime dove non di rado potrebbe capitarvi di trovarvi completamente da soli!
Per la sua stessa natura, l’Arcipelago di Bacuit è la meta perfetta per chi ama fare “island hopping”, immersioni o snorkeling, ma anche un luogo unico al mondo in cui ammirare una biodiversità tra le più ricche del Pianeta.
Come arrivare all’Arcipelago di Bacuit
Il classico punto di partenza per visitare l’Arcipelago di Bacuit è la cittadina di El Nido che si trova sull’isola di Palawan. Ed è da qui, infatti, che anche noi siamo partiti. El Nido è servita da un aeroporto collegato quotidianamente a tutti i principali scali delle Filippine: Manila, Cebu e la vicina Puerto Princesa. Attenzione, però, perché i collegamenti aerei nelle Filippine sono un vero e proprio disastro come abbiamo potuto constatare in prima persona. Ritardi, cancellazioni e guasti sono all’ordine del giorno ed è praticamente un miracolo quando una tabella di marcia viene rispettata. In ogni caso, il travaglio del trasporto sarà rapidamente dimenticato una volta giunti nell’Arcipelago di Bacuit.
El Nido, inoltre, è raggiungibile da Puerto Princesa e Quezon anche via terra con auto, autobus o moto. Volendo, infine, è possibile sfruttare i collegamenti via nave da Sabang e Port Barton.
Per esplorare l’Arcipelago di Bacuit, invece, è necessario avere una imbarcazione o salire a bordo di uno dei 4 tour organizzati che vengono proposti praticamente in ogni angolo di El Nido (vedi più sotto).

Dove pernottare
La base che abbiamo scelto per esplorare l’Arcipelago di Bacuit è stata Casa Kalaw, un nuovissimo resort a Lio Beach. Abbiamo optato per questa soluzione per almeno 3 motivi: 1) il costo, piuttosto abbordabile del resort; 2) la posizione davvero ottima a pochi passi da El Nido; 3) la tranquillità di una zona ancora poco battuta dal grande turismo. Si tratta di una scelta che rifaremmo anche col senno di poi e che quindi ci sentiamo di consigliarvi.
Se invece cercate qualcosa di più, allora sappiate che molte delle isole dell’Arcipelago di Bacuit ospitano resort di lusso da 5 o più stelle. Le tariffe sono ovviamente molto elevate ma, se non avete particolari limiti di budget (fortunati voi!), un soggiorno qui potrebbe davvero essere l’unico modo per rendere ancora più indimenticabile un viaggio da queste parti.
Miniloc Island
Miniloc è la più popolare tra le isole dell’Arcipelago di Bacuit, nonché la tappa più consigliata da tutti i tour operator della zona. Il motivo è presto detto. Quest’isola racchiude tre lagune che sono delle vere e proprie meraviglie della natura.
- Big Lagoon: per raggiungere la Big Lagoon dovrete ormeggiare la vostra imbarcazione all’ingresso di un canale d’acqua che si insinua tra due spettacolari parete rocciose. L’acqua non è molto alta ma è comunque bene noleggiare un kayak (troverete chi ve li noleggia proprio all’imbocco della laguna) così da poter esplorare in tutta tranquillità l’intera area. Per accedere alla Big Lagoon occorre pagare un biglietto: in genere questo costo è incluso nei 4 tour standard della zona, ma cercate comunque di averne la certezza prima di partire. Potreste infatti trovare qualche controllo che vi chiede il ticket.
- Small Lagoon: per accedere alla Small Lagoon bisogna passare (a nuoto o, se la marea lo consente, in kayak) attraverso una piccola fessura all’interno di una parte rocciosa. Completata questa semplice operazione, vi ritroverete all’interno di una grotta a cielo aperto con alte pareti di roccia che vi faranno dimenticare tutto ciò che c’è al di fuori.
- Secret Lagoon: l’ingresso alla Secret Lagoon è un po’ più complicato, soprattutto se il mare è mosso. Per raggiungerla, infatti, bisogna attraversare a nuoto una piccolissima e quasi impercettibile apertura all’interno della roccia. Delle tre, la Secret Lagoon è quella con meno afflusso di turisti.
Cadlao Island
Cadlao è l’isola più vicina a El Nido, tanto che è possibile raggiungerla anche in kayak o padle. Quest’isola è quella che più di ogni altra ci ha fatto rivivere le emozioni e i ricordi della Nuova Caledonia, per via della sua vicinanza ai colori della Polinesia. La barriera corallina, infatti, è qui ancora praticamente intatta rendendo le acque di Cadlao un luogo ideale per lo snorkeling anche per chi, come noi, non è molto abituato a farlo. Anche Cadlao poi ha la sua laguna, conosciuta come Ubugun Cove: non è bella come la Big Lagoon, ma ha anch’essa il suo perché.
Matinloc Island
Passandoci accanto in barca, Matinloc Island ha le sembianze del dorso di un coccodrillo. L’isola è lunga poco più di 8 chilometri e ha due cose che non bisogna assolutamente perdere: la prima è la sua incantevole spiaggia di sabbia bianca, quasi sempre deserta. La seconda è il Resort da 5 stelle lusso che sorge proprio qui. Purtroppo noi il resort non l’abbiamo provato, ma chissà che in futuro… Su Matinloc c’è inoltre un piccolo tempietto: chissà come è stato costruito!




Tapiutan Island
Separata da Matinloc da un piccolo lembo di mare, Tapiutan Island è un altro luogo perfetto per fare snorkeling o immersioni.
Snake Island
Pur essendo meno celebre della sua omonima brasiliana, Snake Island non ci ha comunque deluso visto che l’abbiamo visitata praticamente da soli. Non che ci fosse molto da visitare eh! Si, perché Snake Island altro non è che una piccola striscia di sabbia che emerge dalle acque incontaminate dell’Arcipelago Bacuit. Se avete la nostra stessa fortuna di arrivarci e trovarvi da soli, vi sembrerà di vivere una scena di Cast Away!
Pinasil Island
Quest’isola è sempre più gettonata e infatti ci abbiamo trovato sopra un sacco di gente. L’attrazione principale, oltre al mare, è la Cathedral Cave, una vera e propria grotta che ricorda molto una chiesa. Le stalattiti scendono dal soffitto mentre i raggi di luce che penetrano dalle fessure donano a questo luogo un aspetto quasi mistico.
I tour
Come vi abbiamo accennato sopra, le principali isole dell’Arcipelago Bacuit sono visitabili attraverso tour che vengono proposti praticamente in ogni angolo di Palawan. I tour sono 4 e seguono itinerari standard:
- Tour A: parte dalla spiaggia di El Nido e porta alla Big Lagoon e alla Small Lagoon;
- Tour B: anche questo parte da El Nido e fa tappa a Snake Island e altre isolette;
- Tour C: il più lungo di tutti i tour ha come meta Matinloc, Tapiutan e la Secret Beach;
- Tour D: è il più recente e non viene eseguito da tutti. Offre un’escursione a Cadlao Island con tappa ad spiagge in cui fare snorkeling.
I prezzi dei tour sono più o meno tutti uguali nelle varie agenzie. Il nostro consiglio è quello di spendere magari qualcosa in più ma optare per un tour privato: vi sarà più facile gestire il tempo e potrete godere della meraviglia di questi luoghi in solitudine senza mischiarvi con centinaia di turisti scalmanati!
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