Albertville fu fondata nel 1836 ma si rivelò al mondo solo 150 anni dopo. Già, perché nel 1986 il Comitato Olimpico Internazionale stabilì che sarebbe stata questa piccola località dell’alta Savoia ad ospitare i XVI Giochi Olimpici Invernali che si sarebbero tenuti nel 1992. Un’Olimpiade che avrebbe fatto esaltare un’intera generazione di italiani grazie alle gesta leggendarie di Alberto Tomba e Stefania Belmondo.
Ma andiamo con ordine e proviamo a scoprire insieme Albertville.
La storia di Albertville
Albertville fu fondata nel 1836, una data piuttosto recente per la storia europea. In quell’anno, infatti, il re Carlo Alberto di Savoia decise di unificare i villaggi di Conflans e L’Hopital, dando vita ad una nuova città con il suo nome proprio al confine tra Francia, Italia e Svizzera. Albertville nacque quindi in territorio italiano, o meglio, del Regno di Sardegna, ma ci rimase poco. Il 24 marzo 1860, infatti, gli accordi del Trattato di Torino tra Napoleone III e Vittorio Emanuele II stabilirono che Nizza e la Savoia sarebbero passate – dopo conferma plebiscitaria – sotto il controllo francese, in cambio dell’appoggio della Francia nella guerra dei Savoia contro gli austriaci per la conquista della Lombardia. Era il primo passo per l’Unità d’Italia, un passo che portava il futuro Re a rinunciare alla sua terra d’origine. Dal 1860, quindi, Albertville è diventata ufficialmente territorio francese, sviluppandosi grazie all’arrivo di numerose fabbriche che videro ghiotte opportunità in questo territorio tra i fiumi Arly e Isére.
La scelta del Comitato Olimpico
Come detto, la storia di Albertville scivolò nell’anonimato per quasi 150 anni fino agli anni Ottanta del Novecento, quando il presidente francese Mitterrand decise che era giunta l’ora di riportare le Olimpiadi in Francia. Si scelse di puntare su quelle invernali e, un po’ a sorpresa, di candidare Albertville, una cittadina senza accesso diretto alle piste da sci ma con una posizione strategica per raggiungere alcune tra le più rinomate località sciistiche della Val d’Isére. Il 17 ottobre 1986, il Presidente del CIO Juan Antonio Samaranch annunciò che i XVI Giochi Olimpici Invernali sarebbero stati ospitati da Albertville. Partirono quindi i preparativi: fu creato il villaggio olimpico, costruito un palazzo dedicato ai Giochi e, soprattutto, furono definite le località sciistiche che avrebbero ospitato la gran parte delle gare. La scelta ricadde su Courchevel, Maribel, Tignes, Les Allues, Hauteluce, Saint Martin De Belleville e Saint Bon Tarentaise.
Le Olimpiadi di Albertville 1992
L’8 febbraio del 1992, il calciatore francese Michel Platini fu l’ultimo tedoforo e accese la fiamma olimpica, dando il via ufficiale ai XVI Giochi Olimpici Invernali. Per l’Italia, fu un grande successo: sesto posto nel medagliere finale, 4 ori, 6 argenti e 4 bronzi per un totale di 16 podi. In particolare, furono 3 i grandi protagonisti di questa Olimpiade per l’Italia. Ai già citati Alberto Tomba (oro in slalom gigante e argento in slalom speciale) e Stefania Belmondo (oro nella 30km a tecnica classica di sci di fondo e argento nella 10km a inseguimento), si aggiunse la leggendaria Deborah Compagnoni con un bellissimo oro in Super-G. Oltre ai bei risultati della spedizione azzurra, l’Olimpiade di Albertville registrò altre grandi imprese. La Norvegia, ad esempio, si aggiudicò la medaglia d’oro in tutte le discipline maschili di sci di fondo; a 16 anni, il finlandese Toni Nieminem divenne il più giovane medaglia d’oro di sempre; per la prima volta, il biathlon femminile e lo short-track assegnarono medaglie. Ma, più di ogni altro, ci furono due motivi per cui l’Olimpiade di Albertville passò alla storia: fu infatti l’ultima volta che le Olimpiadi Invernali si disputarono nello stesso anno di quelle estive e, soprattutto, fu la prima volta che vennero organizzate anche le Paralimpiadi Invernali.
Albertville oggi
Oggi Albertville si è lasciata alle spalle il trambusto dei giorni olimpici per tornare ad essere una tranquilla cittadina della Savoia francese. Il ricordo delle Olimpiadi è però ancora vivo in città, con diverse targhe commemorative e la grande Maison des Jeux Olympiques che permette di immergersi nello spirito di quel febbraio 1992. Albertville è, inoltre, una ottima (e decisamente più economica) base di partenza per le rinomate località sciistiche delle Alpi francesi o per molte delle cittadine della Savoia. Secondo noi, però, quello che davvero rende Albertville una meta valida è il suo contatto con la natura, la possibilità di fare lunghe passeggiate, respirare aria pulita e ammirare bellissimi panorami.
Cosa vedere ad Albertville
Sono molte le cose che si possono vedere ad Albertville. Da un punto di vista culturale, il luogo più interessante è senza dubbio il quartiere di Conflans: la cittadella medioevale ci ha fatto viaggiare indietro nel tempo, grazie ai suoi vicoli ciottolati, alle graziose piazze e agli edifici storici perfettamente conservati. Ci sono poi altri interessanti palazzi e monumenti, come il neoclassico Hotel de la Ville, il Palazzo di Giustizia, la Chiesa di St. Jean Baptiste e il Teatro Gambetta. Per chi ama i musei, il Museé d’Art et Histoire è ricco di testimonianza. Come detto, però, gli sport invernali hanno un legame molto forte con questo territorio. Da Albertville, si possono quindi raggiungere in breve tempo alcune tra le più rinomate località sciistiche delle Alpi francesi, come Chamonix, Val d’Arly e Beaufortain. La sua posizione centrale nel cuore della Savoia, rende poi Albertville perfetta per chi vuole visitare le cittadine di Chambery o Annecy. Infine, per chi vuole spingersi più lontano, la città di Lione dista circa 130 chilometri da qui.
Dove dormire ad Albertville
Tra i molti hotel di Albertville, ce n’è uno in particolare che ci sentiamo di consigliarvi: l’Hotel Million. L’ottimo rapporto qualità-prezzo, l’eccellente ristorante e il fascino della sua struttura storica lo rendono, secondo noi, una scelta perfetta per chi vuole alloggiare qui.
Hotel Million ***
8 Pl. de la Liberte
73200 Albertville, Francia
Telefono: +33 4 79 32 25 15
Dove mangiare ad Albertville
La tradizione della cucina francese trova casa nei molti ristoranti di Albertville. Le specialità regionali quali raclette, fonduta e crepes sono servite praticamente in ogni ristorante. Non manca poi la cucina italiana (interpretata degnamente) vista la vicinanza col confine e la presenza in città di alcuni connazionali. Noi vi consigliamo, in particolare, tre ristoranti: il ristorante dell’Hotel Million, Les Delices Toques e il Station Chatel.
Come arrivare ad Albertville
Albertville dista un centinaio di chilometri dal confine italiano ed è raggiungibile quindi comodamente in auto. Per chi volesse arrivarci in treno, dalla stazione di Chambery partono diversi treni che arrivano ad Albertville. Infine, l’aeroporto più vicino è quello di Lione.
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