L’Italia è un paese ricco di gioielli nascosti in grado di emozionare ogni visitatore senza l’ansia e lo stress del grande turismo di massa. Uno dei nostri preferiti è il Castello del Catajo, castello seicentesco che sorge, perfettamente conservato, tra Padova e Venezia nella cittadina di Battaglia Terme. Raggiungerlo è piuttosto semplice: si trova a qualche centinaio di metri dall’uscita della autostrada A13 e un ampio parcheggio consente di arrivarci direttamente in macchina. Noi abbiamo avuto il piacere di visitarlo per la prima volta proprio la scorsa settimana e ne siamo rimasti davvero affascinati.
Il Castello del Catajo fu costruito da una famiglia originaria della Francia nei primi decenni del ‘500 ed è stato progressivamente ampliato nel corso dei secoli fino a raggiungere la conformazione attuale nella seconda metà del ‘800. Nel 1803, l’ultimo rappresentante della famiglia Obizzi lasciò il castello all’Arciduca di Modena Francesco IV che lo portò allo splendore facendo costruire l’ala nord, detta Castel Nuovo, per ospitare la corte imperiale austriaca in visita. Alla morte di Francesco V, il Catajo passò proprio all’erede al trono d’Austria, Francesco Ferdinando D’Asburgo, che ordinò il trasferimento nei musei di Vienna e Praga di gran parte della collezione personale della famiglia Obizzi. Al termine della prima guerra mondiale il castello venne quindi requisito dal governo italiano come riparazione dei danni di guerra e messo all’asta nel 1929. Da allora, è di proprietà privata.
Oggi è possibile visitare il castello grazie alla presenza di guide appassionate e molto competenti. Le visite sono piuttosto lunghe: il Catajo, infatti, vanta più di 350 stanze, oltre a un bellissimo parco esterno.
La visita inizia dal Giardino delle Delizie, al cui interno si trova un grazioso laghetto ricco di ninfee. Di fronte all’ingresso principale sorge la Fontana dell’Elefante, una grande fontana scultorea scolpita nel XVII secolo per celebrare il legame della famiglia Obizzi con l’Oriente. A sinistra della fontana inizia un lungo cortile interno, detto Cortile dei Giganti, al termine del quale si trova la Cappella degli Imperatori. A destra della fontana, invece, inizia la salita verso il Piano Nobile del Castello. La salita è piuttosto scomoda: inizialmente pensata per far salire i cavalli, oggi si caratterizza ancora per questo tipo particolare di scalini che non rende semplice la camminata ai visitatori meno allenati. Con un piccolo sforzo, però, si raggiunge la Grande Terrazza da cui è possibile ammirare in tutto il loro splendore i Colli Euganei che sovrastano l’ampia vallata e il giardino del castello. Dal piano nobile, invece, è possibile accedere a gran parte delle stanze del castello, tutte meravigliosamente affrescate e conservate in maniera impeccabile.
Il Castello del Catajo è stato per noi un vero e proprio viaggio del tempo, che ci sentiamo di consigliarvi se vi trovate nel Triveneto. Il castello, tra l’altro, si trova proprio all’inizio di una vasta area costellata da tantissimi altri luoghi incantevoli. A pochi passi da qui, infatti, si trovano Villa Selvatico-Sartori, il Castello di Lispida, Villa dei Vescovi e l’Abbazia di Praglia.
Ottime informazioni
Grazie Giuseppe! 🤗