Finalmente ce l’abbiamo fatta, anche per noi è arrivato il momento di #Intothewallet, il post che racconta tutto quello che si trova all’interno del portafogli di un viaggiatore.
L’idea nasce da Lucrezia e Stefano di In World’s Shoes, che hanno lanciato l’iniziativa con un articolo ricchissimo di fotografie che descrivono perfettamente la situazione “tengo tutto perché non si sa mai” in cui ci siamo ritrovati al rientro da praticamente tutti i nostri viaggi.
Ma veniamo a noi…
Considerando la mia fama di disordinata accumulatrice seriale, il mio portafogli ha sicuramente il potenziale per essere il re di tutti i contenitori di memorie di viaggi in giro per il mondo. E invece è vuoto! Purtroppo (o forse per fortuna) Davide è molto più ordinato di me e dopo ogni viaggio lo ripulisce inserisce tutto nel nostro mitico raccoglitore dei ricordi!
Esatto, proprio lui sarà il protagonista del nostro articolo. Non i nostri portafogli, che per noi non sono altro che un mezzo per trasportare temporaneamente tutto quello che non vogliamo dimenticare.
E’ partito con una busta, per poi diventare una cartellina trasparente e una cartelletta. Il prossimo passaggio molto probabilmente sarà una scatola, poi sarà la volta dell’armadio.
All’interno c’è praticamente di tutto!
Partiamo con le cartine: ne abbiamo a centinaia, di tutti i posti in cui siamo stati e in più copie. Su ognuna sono segnati posti da visitare, percorsi da seguire, luoghi di interesse, … Utilità dopo il viaggio? Nessuna, considerando che di solito non torniamo in un posto in cui siamo già stati e che, anche se decidessimo di farlo, probabilmente prenderemmo una mappa nuova ed aggiornata all’ufficio turistico locale. Eppure non riusciamo a sbarazzarcene, forse perché le sentiamo compagne di viaggio, che ci hanno accompagnati nei nostri tour e (a volte, ma non sempre) ci hanno aiutati a non perderci.
Abbiamo poi i soldi: dollari, yen, sterline, franchi della Nuova Caledonia, … tutto il possibile! Anche qui, tutto fuorchè utili. Ma sono lì e li conserviamo come se fossero dei santini.
Tra le cose che rientrano nello standard, abbondano anche biglietti di aerei, treni, autobus, metro, biglietti da visita dei locali, brochure dei musei, scontrini ormai bianchi, e chi più ne ha più ne metta…
E qualcosa di più particolare? Ma certamente!
Il primo elemento degno di nota è una sorta di fazzoletto (o forse è una bandana?) che abbiamo ricevuto a Saragozza. Siamo stati in questa città nell’ottobre 2008, nel periodo nel periodo della Festa del Pilar, probabilmente la celebrazione più importante della capitale di Aragona, che vede un continuo susseguirsi di eventi, attività per bambini, processioni e spettacoli. In queste giornate tutti (ma proprio tutti tutti) indossano il foulard con i colori e il simbolo della città. Potevamo tirarci indietro? Ma ovviamente no!
Ed eccoci arrivati al punto forte, tra i nostri ricordi preferiti: due mini vocabolari fai-da-te realizzati dai nostri compagni di avventura nella nostra vacanza studio in Irlanda (link camping). Il primo, scritto sulla ricevuta di un bar, riporta alcune parole spagnole. Il secondo, ancora più particolare, è un foglio-dizionario italiano-gaelico che abbiamo anche qualche problema a leggere, ma di cui non abbiamo alcuna intenzione di liberarci.
Forse un giorno utilizzeremo tutti i ricordi del nostro raccoglitore per fare dei quadri, perché alcune cose sono talmente piene di significato che meriterebbero di essere incorniciate. Per il momento le teniamo tutte lì, nell’attesa che ci venga qualche idea su cosa farne.
Ora tocca a voi, viaggiatori! Cosa conservate dai vostri viaggi? E soprattutto, siete ancora alla fase busta o siete già al livello raccoglitore?
Grandissimi ragazzi!
Lo dicevamo noi che anche se il portafogli viene svuotato, tutto quel che c’è li dentro va conservato; che siano scatole o cartelline o buste non importa… l’importante è non buttar via quello che ci ha accompagnato durante i nostri viaggi e che con tanto amore riportiamo a casa con noi.
Fantastiche tutte quelle mappe delle città che avete tenuto…starei lì a studiarle per ore! *_*
Grazie per aver partecipato!!!
Un bacione 🙂
Pensate che alcune mappe sono pure rotte! Ma noi le teniamo lo stesso!!! Grazie a voi 😊
Che mi avete ricordato! Il mini vocabolario fai da te! Ne avevo fatto uno quando siamo partiti per il Giappone, il problema è stato che sapevo fare le domande…ma poi non capivo le risposte!!! Anche io ho raccoglitori e foderine pieni zeppi di brochure che prendo in maniera compulsiva e non butto neanche sotto minaccia!
Tutte cose molto utili ovviamente…di sicuro passerai le tue giornate rileggendole, come noi!! Ahahahahah
😉
Mi ritrovo in tutto quello che avete scritto ! anche io ho l’abitudine di accumulare tutto. Ho iniziato fin da subito con la fase “cassetto”, sapevo che un giorno l’avrei riempito tutto! Ora,infatti, sta scoppiando e missà che a breve dovrò trovare una nuova sistemazione. Ma ritengo il vero raccoglitore di ricordi la casa.. noi l’abbiamo arredata con souvenir provenienti da ogni nostro viaggio!
Anche io penso al portafogli come “un mezzo per trasportare temporaneamente tutto quello che non vogliamo dimenticare” e infatti lo svuoto sempre, ma l’ultima volta ho sgarrato e ho lasciato dentro un Fiorino Arubiano che vale 50cent.. sono di forma quadrata, bellissimi !!!
Wow! Mai visti!!!! Bella l’idea della casa, noi su quello cerchiamo di limitarci…potremmo diventare accumulatori seriali in un attimo, meglio contenersi 😉
io adoro l’artigianato locale e non me lo lascio sfuggire mai.. in casa abbiamo una collezione di tazze e, come minimo, quella non può mancare!!